2 — 19 Aprile 2025
a cura di Giovanna Dalla Chiesa

L’esposizione è la terza e ultima di un ciclo di tre mostre — “Quando filo, colore, parola s’intrecciano” — a cura di Giovanna Dalla Chiesa, che mette a confronto il lavoro di tre artiste: Alice Schivardi, Luciana Pretta e Luisa Lanarca.

In mostra una selezione di arazzi eseguiti da Luisa Lanarca dal 1980 a oggi con la tecnica della tessitura a due licci, arricchiti, nel corso del processo tessile, da tecniche miste.

Frutto di un percorso creativo che intreccia l’esperienza diretta della materia con un approfondimento teorico basato sugli studi di Percezione Visiva e di Gestalt, questi lavori rivelano una ricerca stratificata e profonda. In alcune opere, ispirate alle poesie di Emily Dickinson, filo, colore e luce si fondono con la parola poetica, che affiora nella trama tessile trasformandola in un’invocazione con richiami alle insegne e alle affiches di fine Ottocento.

Come osserva Giovanna Dalla Chiesa: “Tessere appartiene alla capacità più articolata del pensiero dell’uomo, al suo destino che non è di separazione, ma di integrazione fra le parti che la natura ha previsto doppie per lui – braccia, gambe, occhi, narici, orecchie e soprattutto i due emisferi cerebrali – per stabilire quella relazione da cui dovrà scaturire una nuova creatura, un’opera che a mano a mano disegnerà anche il suo destino.

Luisa Lanarca non è di quelli che arrivano oggi alla tessitura, ma al contrario che dalla tessitura è partita subito e con maestri importanti, come Laura Marcucci Cambellotti e il suo Laboratorio Tessile. Ciò che rende piuttosto eccezionale il suo percorso è l’uso speculativo sul piano psicologico che ne ha fatto, grazie agli approfondimenti di Percezione Visiva e di Gestalt, appresi alla Scuola di Luigi Veronesi a Milano.

Diversamente da altri, la tessitura ha permesso a Luisa Lanarca, nel suo specifico percorso, quella conoscenza del sé che coincide con la messa a fuoco della propria identità e, nello stesso tempo, un approdo al linguaggio che trova nella poesia, la sua liberazione, emozione e pienezza. L’intreccio fra ragione e sentimento, fra eros e psiche, non può trovare il proprio esito, secondo l’artista, che in una sintesi di quella laboriosità che assomiglia a una silenziosa preghiera, con una luce che attraversa ogni confine, come la parola poetica, e in particolare, come quella di Emily Dickinson, capace di dar voce al suo silenzio.”

Selezione opere

Luisa Lanarca
La mente parve traboccare, 2023
Enquire
Luisa Lanarca
Conscio - Preconscio - Inconscio, 1982
Enquire
Luisa Lanarca
Portami il tramonto in una tazza, 2025
Enquire
Luisa Lanarca
Autismo - Estroversione - Nevrosi, 1985
Enquire
Luisa Lanarca
Called back, 2025
Enquire
Luisa Lanarca
Il cielo del mattino, 2023
Enquire

Testo critico

La tessitura in modalità psicologica e poetica

di Giovanna Dalla Chiesa

Fila, fila ortolanela,
fin che gira la molinela,
fila, fila ortolanela,
fin che ‘l fuso l’è terminà
(antica canzone della Val Lagarina)

 Tessere, un’attività che risale addirittura al periodo neolitico per l’impossibilità dell’umanità di rinunciare a coprirsi, conosce da oltre un decennio, una nuova straordinaria attenzione da parte del mondo artistico, per l’uso che ne stanno facendo molte artiste che con la tecnica specifica della tessitura hanno, peraltro, ben poco a che fare, visto che il tentativo di impossessarsi di questa forma di espressione, è oggi particolarmente in voga.

Chi conosce davvero l’argomento dai suoi fondamenti rischia persino di essere considerato antiquato, o non aggiornato sulle possibilità e le invenzioni con cui questo metodo antico, viene oggi praticato, e ri-inventato fuori dai canoni abituali.

Luisa Lanarca mi è sembrata in questo senso una grande eccezione.

Per quanto vincolata da una tradizione ben determinata, e per quanto la sua formazione risalga già agli anni settanta, il suo approccio alla tessitura non ha nulla a che fare con gli aspetti artigianali caratteristici del mezzo, per quanto di questi abbia una conoscenza approfondita. L’uso moderato del colore, prevalentemente monocromo, l’assenza di un forte accento materico nelle sue composizioni, l’abitudine di racchiudere i lavori dentro contenitori di plexiglas che conferiscono loro un aspetto prezioso contribuisce – anziché metterne in mostra la fattura – a un carattere eminentemente concettuale delle sue opere, conferendo loro una freschezza dovuta all’approccio innovativo.

Non definirei, dunque, i lavori di Luisa attraverso il riferimento alla loro tecnica – come arazzi, ad esempio – per quanto la modalità di fattura abbia la sua importanza, ma tout court come opere, perché è molto evidente che l’artista, con il suo sguardo, va oltre la tecnica. “Vorrei che le mie opere offrissero materia di riflessione e risvegliassero dei sentimenti nelle persone che le contemplano”, ha infatti spiegato.

Gli studi

Dopo la pratica di Laboratorio Tessile svolto a Roma sotto la guida esemplare di Laura Marcucci Cambellotti, Luisa si trasferì a Milano alla scuola di Luigi Veronesi, un campione di versatilità, noto sia per una pittura rigorosamente astratta – di cui è stato antesignano e teorico – che per le sue esperienze nella fotografia, nella regia e scenografia, oltreché maestro nella teoria dei colori che sognava di far collimare con il suono. Una grande apertura, quindi, a cavallo di generi diversi e delle loro possibili relazioni nel campo tecnico. Vicino a lui lavorava anche un esperto di Gestalt, che doveva darle le prime fondamentali nozioni di Psicologia della visione. Un quadro tale, da fornire, insomma, quegli spunti utilissimi ad allargare le proprie conoscenze, spingendola molto in profondità nell’ascolto del proprio Sé. “Nel mio lavoro non ho mai creduto nei dogmi tradizionali” – ha dichiarato l’artista – “e ho sempre pensato che la creatività, le intenzioni specifiche e anche le tecniche siano proprio il frutto di un allenamento visivo e di ricerca che si forma lentamente nel tentativo di capire tutto ciò che ci circonda. Osservando la natura ad esempio è possibile studiare l’intreccio di alcune tessiture eccezionali come i nidi degli uccelli, le ali delle farfalle, l’intreccio dei rami, la rete dei vasi portatori di linfa nelle foglie o nei petali dei fiori. Certo come in ogni lavoro è indispensabile una base tecnica, ma indubbiamente è poi la forza dell’immaginazione che suggerisce come giocare con i fili, con i colori e con i diversi materiali.”

Per anni, in seguito, Luisa Lanarca si è dedicata a un intenso impegno didattico nella convinzione che gli aspetti educativi e pedagogici della tessitura, una volta portata nelle scuole, potessero riservare grandi vantaggi per la formazione di nuove coscienze e lo ha fatto collaborando in particolare con i comuni e le regioni dell’Emilia e della Toscana. La tessitura le ha permesso una conoscenza di sé che coincide con la sua identità. La lentezza del mezzo è stata di stimolo a grandi riflessioni e, insieme alla lettura, ha accompagnato le sue giornate, colmando i vuoti di una solitudine, cercata, ma anche sofferta. Per questo, nonostante altre esperienze, come la fotografia, alcuni cicli di acquerelli surrealisti e il disegno in cui eccelle, è sempre tornata a questa attività, prediletta sopra ogni altra, che la rappresenta pienamente.

L’opera

L’opera più antica in questa mostra è il trittico di piccolo formato del 1982, Conscio – Preconscio – Inconscio, dove i suoi studi sulla percezione trovano un’applicazione elegante: il conscio è espresso da una composizione quadripartita e ordinata di linee in una scansione grafica molto efficace, ma elementare, il preconscio ha percorsi più intrecciati, elettrici e aperti e l’inconscio ha un’impronta molto particolare che inusitatamente sembra già prevedere le strutture interne di un computer, ancora di là da venire.

Più complesso e di dimensioni superiori, tali da permettere una proficua immersione nella visione, è il trittico Autismo – Estroversione – Nevrosi del 1985.

Qui il dinamismo del segno comincia a sopravanzare la composizione: in Autismo essa è rinchiusa in sé stessa, in Estroversione si espande al centro disegnando un quadrato trasparente di bella efficacia, che ha il compito di trasmettere alle sponde periferiche ghirigori pieni di energia, propensi a un’evoluzione di carattere floreale, in Nevrosi presenta uno scarno tracciato di linee, senza chiaro orientamento, incapace di trovare la propria ragion d’essere. I segni, nel loro insieme, sono già vivi e sensibili come dei filamenti nervosi.

Il corpo della luce-colore

Nel 1987, con il trittico Voyeur abbiamo un salto decisivo. Ognuna delle opere, dove un segno perimetra l’intera trama dello sfondo, in modo da abbracciare la propria area d’azione, si apre al centro. Questo vuoto è capace di trasmettere una forte energia, proiettandosi nei movimenti e nella raffigurazione di tutte le linee dell’ordito: è come un vedere attraverso la trama per percepire “fra i rami del bosco”, la radura di luce a cui Heidegger – e da lui Maria Zambrano – ha dato il nome di Lichtung. Un puro linguaggio di segni, linee e colore da guardare nel silenzio di una contemplazione densa e ricca di luminosa tensione interiore, ma priva di parole.

Ciò che viene privilegiato innanzitutto è il disegno, l’idea rispetto alla struttura del tessuto, un’idea che pare esalare dal corpo come farebbe una lieve voluta di fumo. Il segno in osmosi respira la vita, perché è stato liberato dalle catene di un orientamento predeterminato e reso mobile e disponibile alle fluttuazioni del campo energetico che l’artista ha individuato. Si tratta di catalizzare delle energie psichiche, di farne avvertire il potenziale che a ognuno parlerà poi in un modo diverso, secondo la propria sensibilità.

Un senso di pace, di riposo coglie lo spettatore che si pone davanti a una di queste superfici blu, che spesso l’artista ha previsto in sequenze di tre – tesi antitesi e sintesi, ovvero come trittici – e se invece di sostare, decidiamo di attraversare lo spazio, è come una navigazione leggera, dove si può scivolare senza incontrare ostacoli, perché questo blu ha un corpo che accoglie e assorbe come l’acqua; non ha la trasparenza diafana del cielo, la sua tonalità indefinibile, come quella di certi laghi di montagna, è perlacea, con una componente di grigio, dove si mescola a ciocche il filo di nylon. Anche le custodie di plexiglas riflettendo le nostre figure, le tiene sospese nella fluidità.

Secondo Plotino il corpo deve mantenere un allineamento con l’anima e vigilare a non divaricarli. Di fatto se il corpo ha moti rettilinei, l’anima – che è meglio abituarsi a chiamare con il corrispettivo greco psyché, perché di questo si tratta – si sforza di andare sempre verso di sé, con un moto circolare della coscienza, della riflessione e della vita, che ritorna su sé stesso. I continui aggiustamenti necessari a questo scopo sono molto simili alle correzioni di rotta di un marinaio durante la navigazione, ma anche la tessitura è uno dei modi più articolati e complessi sperimentati dall’uomo per integrare le parti che la natura, in lui ha previsto divise: due braccia, due gambe, due occhi, due orecchie, due narici e persino due emisferi cerebrali, ma non per mantenerli separati, al contrario per stabilire relazioni da cui far scaturire una nuova creazione, un’opera che a mano a mano disegni anche il suo destino.

Luisa lo sa molto bene.

La parola

Ignoro, come sia avvenuto e quando, l’incontro tra i versi di Emily Dickinson e i sentimenti di Luisa Lanarca.

La frequentazione delle scrittrici Perla Cacciaguerra, Mimma Pisani, Adele Cambrìa, Elena Gianini Belotti può averlo preparato.

La parola si era già affacciata alla mente di Luisa, che tuttavia aveva preferito non pronunciarla, ma lasciarla inconscia in un fitto groviglio di segni, come simulando un borbottio, o un rumore nel dialogo capovolto di buffi personaggi: due caffettiere napoletane.

Certo è che l’effetto avuto su un temperamento abituato a sottacere le proprie emozioni e a dissimulare i propri sentimenti è stato scatenante. Lo esprimono meglio di ogni altra cosa, i versi che l’artista con un lavoro di molti mesi ha scelto di tracciare per intero in due suoi lavori capitali eseguiti tre il 2024 e il 2025.

Lo spazio cominciò a rintoccare come se tutti i cieli fossero una campana. La mente parve traboccare.

Non si potrebbe essere più espliciti: è una sorta di rivelazione che esprime tutto il turbamento che questa comporta.

Portami il tramonto in una tazza: un’invocazione che nasce dalle fibre più interne dell’essere.

Dove l’ordine del nostro linguaggio razionale s’interrompe ecco che ogni opposizione cessa e che la parola ritrova il proprio senso vitale, la propria liberazione e pienezza.

Luisa Lanarca ha scelto che il filo, qui, non sia più “il filo del discorso” – il logos – ma quel ricongiungimento dell’essere che abbraccia anche l’irrazionale in un sussulto che fa tutt’uno con il proprio desiderio di vivere e di dischiudersi alla grazia della natura e del cosmo. Qui si ha la sintesi fra quella laboriosità – la tessitura – che è simile alla silenziosa preghiera da cui l’universo è tenuto insieme e la luce di quell’amore che è capace di attraversare ogni confine. E la parola poetica di Emily Dickinson, nella cui vita appartata quella di Luisa Lanarca si rispecchia, sembra capace di far giustizia di ogni suo silenzio.

Extra

Tutti
Tutti
Press

Artisti esposti

Luisa Lanarca
 

Request

Al fine di rispondere alla tua richiesta, tratteremo i dati personali che hai fornito per comunicare con te in conformità con la nostra Privacy Policy.
Puoi annullare l'iscrizione alla Newsletter o cambiare le tue preferenze in qualsiasi momento cliccando sul link nelle nostre e-mail.

 
 

Request

 
 
Accetto Rifiuto frimy outdoor side table with tile top andrae outdoor acacia wood side table kylan outdoor acacia wood dining chairs set of 2 romious glam sequin christmas throw pillow lempster rustic acacia wood and cane nightstand dark gray ross outdoor 6 piece dining set with stacking wicker chairs and bench sandblast teak and black and multi brown 74e4b4ed louise outdoor 6 piece wicker acacia wood dining set charlotte light grey fabric settee 8d587425 lakeport outdoor brown wicker 3 piece adjustable armed chaise lounge set crested bay outdoor gray aluminum 3 piece chat set with water resistant cushions 31edea56 adeel transitional lift top coffee table 61fd5b8e falkland outdoor 10pcs wicker sofa sectional set dawson outdoor u shaped sectional sofa coffee table set da656604 set of 2 santino blue fabric barstool 46a58044 nicole circular wall mirror 90c308fa keslynn outdoor modern boho 2 seater wicker chat set with side table rodanthe dark brown and white 3 piece outdoor wood picnic set 6511890b lewis modern wall mounted bathroom storage cabinet with drawers redding mid century modern settee 51ce15e2 hamilton outdoor 5 piece wicker swivel club chairs with brown gas fire pit a1a6b1d3 malinta boho glam handcrafted aluminum lily pad side tables set of 3 antique gold yolanda fast outdoor 27 bowl shaped fire pit reed outdoor folding side table ayla outdoor acacia wood 4 seater club chairs and fire pit set morgan outdoor 5 seater acacia wood sofa chat set joan outdoor 7 piece acacia wood and wicker dining set teak with multi brown chairs pecor outdoor lightweight concrete side table brown 75dbaeed carrington high back spindle dining chair set of 2 ea062ad7 ralsey outdoor 3 piece multi brown wicker chat set with stacking chairs 47f4a983 holt outdoor metal side table 2de215eb aiden outdoor 3 piece wicker chat set gray and white gdf6618 f54b1dcc grace outdoor loveseat set with coffee table clor fabric rectangle storage ottoman bench 005e7ecd anelle modern throw pillow cover una outdoor 7 piece acacia wood dining set with stacking wicker chairs teak and gray 137cb4e3 feldspar contemporary 48 inches wood single sink bathroom vanity with marble counter top gray with carrara white marble 544f0570 hearth square 50k btu outdoor propane fire pit table 3faccdbe wichita outdoor metal side table kendal fabric grand slipper chair fe081d60 thieroff handcrafted modern mushroom side table black oneida light beige fabric natural walnut finish 60 rectangular 5 piece dining e8290003 harriet modern round mirror with carved frame meriden outdoor wicker and acacia wood 3 piece bistro set with cushion light brown beige and teak maria inspirational coffee wall art mina 29 snowberry artificial wreath green and white divyansh outdoor 7 piece acacia wood dining set danitza outdoor modern 4 seater aluminum dining set with faux wood table top boden outdoor wicker ottoman with ice bucket bruce handcrafted boho mango wood side table 030b3d70 jasmine outdoor 40 inch square fire pit with tank holder 1 4ce491ff
mora outdoor aluminum dining table salem brown wicker curved outdoor chaise lounge chair w adjustable angle back 67f4661d thelen rustic handcrafted mango wood console table natural e0ce842d trimble outdoor aluminum chairs set of 2 taylo contemporary acacia wood bar height table elisson mid century modern channel stitch dining chairs set of 2 08629b79 lula outdoor 7 piece wicker rectangular dining set with water resistant cushions yazmeen outdoor modern dining chair set of 4 e66606b3 heather outdoor geometric area rug navy and green gdf6618 gotham 3 piece charcoal fabric sectional sofa set demijen modern industrial tall nightstand with drawer walnut and matte black seranade mirror finished 2 drawer side table bluewater contemporary tufted club chair bb947de3 coral bay 17 piece grand patio sectional lounge dining set fire table cb921434 set of 2 marcy walnut saddle wood counter stool 600c5f74 sandor farmhouse 7 piece rectangular wood dining set gdf6618 56996f6e marian oriental round tempered glass wall accessory cf3fcf96 madelyn mid century modern fabric club chair zaylen modern industrial guitar pick coffee table ariel outdoor 7 pc cast aluminum dining set with extension leaf sean outdoor acacia wood dining chair gray and creme jutte black brush silver firwood smooth back bar stool 3135f5fa perry handcrafted boho mango wood end table christine outdoor 4 club chair chat set with fire pit bf6df059 ailey handcrafted aluminum leaf wall decor 6deb910e reede cohen double bed fabric quilt bakari contemporary free standing linen tower storage bathroom cabinet a4177203 cavalia bay outdoor water resistant 4 5 bean bag cynthia outdoor acacia wood 10 seater u shaped sectional sofa set with two coffee tables malsborough outdoor 3 piece multi brown wicker chat set with stacking chairs jakyrah contemporary velvet chaise lounge with scroll arms crested bay outdoor aluminum 4 piece chat set with sunbrella cushions 4b8b34f2 riley outdoor multi brown wicker rectangular foldable dining table christal modern industrial acacia wood bar stool marlette modern 3 piece 5 drawer dresser and nightstand bedroom set sefora outdoor rope club chair with cushions set of 2 e6937541 mahala outdoor 4 club chair chat set with fire pit d971b106 matthew outdoor 7 piece multibrown wicker dining set with teak finish rectangular acacia wood dining table and beige water resistant cushions gdf6618 f6640d54 teton button tufted upholstered club chair with footstool 37b743ce uriel tufted home office chair with swivel base c5dafd7f amos outdoor aluminum daybed with canopy 0fde0988 salome elephant garden stool sadie acacia accent table riley outdoor wicker 2 seater chat set with side table macedonia mid century modern tufted back fabric recliner 0cda9912 isle of palms outdoor grey wicker adjustable back chaise lounges fcf058d5 galata modern 3 tier bar cart with glass shelving silver and black c478fc2a winford mid century modern wood frame fabric armchair ralsey outdoor 3 piece multi brown wicker chat set with stacking chairs 47f4a983